A MIO FIGLIO

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A MIO FIGLIO
Spalmali pure con le dita i colori sulla tela del crepuscolo, poiché é quella l’ora dei voli imprevedibili dei cockatoo e delle cornacchie, spalmali quando piú profondi risuonano i silenzi che c’invitano alla lotta, all’ascolto o alla preghiera, secondo vocazione di ciascuno di noi.
Stendili con cura, ma non indugiare troppo sulla resa dei volumi e delle proporzioni, perché dopo i voli delle gazze sará subito sera… e allora, ogni colore e ogni frivolo pensiero sará inghiottito dall’oscuritá e ogni volto, disilluso, recherá le ferite del giorno.
Se spalmati con cuore puro quei colori troveranno da soli forme adeguate e ragionevoli proporzioni: solo cosí, figlio mio, riuscirai ad imprimere nell’ora solenne la tua lotta o la tua preghiera, il tuo sogno o il tuo grido liberatorio e ne avrai regalata l’essenza a chi come te prima della sera nei suoi pensieri si raccoglie.
Poi, domani, piú o meno alla stessa ora, una nuova tela, intonsa, sará ad attendere il tuo nuovo sogno, la tua nuova luce, la tua idea, il tuo pensiero…

Il babbo

Robertson – Qld – Australia
20 gennaio 2014

A MIO FIGLIOultima modifica: 2019-11-30T09:23:20+01:00da raffaello115
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