UN’ESCURSIONE POETICA A FABREZAN

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Quando sono stato ospite dei miei amici Mercè e Carles a Vilajuiga, nel nord della Catalogna, ne ho sempre approfittato per concedermi qualche escursione in Francia, il cui confine è ad appena una ventina di chilometri da Vilajuiga.
E’ così che ho fatto qualche “puntatina” a Elne e a Perpignan, e a Narbonne. A Narbonne rimasi a dormire tre notti, approfittandone per vedere la città e naturalmente per andare a visitare Carcassonne. Carcassonne è un luogo affascinante: nonostante sia gran parte frutto di una ricostruzione ottocentesca dell’architetto Viollet-Le-Duc. Vicino a Carcassone ci sono altri luoghi che vale la pena visitare, sia per i paesaggi che per i borghi. Tra questi Minerbe sarebbe stato sicuramente quello più interessante, tuttavia preferii fare una breve escursione Fabrezan che dista appena 40 chilometri di distanza da Carcassonne. E così presi l’autobus per Fabrezan: fu la mia maniera per rendere omaggio a Charles Cros, nativo proprio di Fabrezan.
Fabrezan è un piccolissimo centro abitato dell’Aude, non certo tra i più interessanti della zona. E’circondata di vigneti e si trova in mezzo a una zona di produzione vinicola di una certa importanza.
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La cittadina in sé non è tra le più tutto sommato anonima, ma non del tutto priva d’interesse. E’ molto antica: il suo antico nome era Villa Fabriciana, derivava cioè il suo nome dall’antronimo di un qualche soldato romano, tal Fabricius che qui ebbe evidentemente dei possedimenti.
C’è la chiesa principale di Saint-Vincent, una chiesa gotica ancora abbastanza integra nella sua struttura benché molte delle decorazioni al suo interno siano ben più recenti, c’è una torre medievale, la “Tour Carrée” del XII secolo, c’è anche un castello, costruito in stile manierista nel 1630 e davvero poco altro… Mi ero informato e sapevo che c’era anche una chiesa più antica poco fuori dalla città, ma mi dissero che era chiusa. Rinunciai così a visitarla, così come non potei visitare il Musée Charles Cros, dedicato al poeta, a… “L’enfant du pays”… Il museo era infatti aperto solo su appuntamento (non sapevo che i musei adottassero le stesse abitudini del mio parrucchiere).
Il mio omaggio a Cros a una semplice passeggiata per le strade del paese: avevo con me una copia del suo “Le coffret de santal” e trascorsi qualche ora tra qulle strade, leggendo qualche verso del poeta guardando il paesaggio e sognando un po’, prima di rientrare la sera tardi in albergo a Narbonne…
A Fabrezan, dovrò comunque tornarci un giorno, anche per vedere la chiesa di Villerouge la Crémade.
Si tratta di una struttura a navata unica terminata da un’abside semicircolare. Di fronte alla facciata ovest, ci sono resti di fondazioni che potrebbero suggerire che la navata fosse più lunga e che l’attuale parete posteriore sarebbe stata sollevata per chiudere la chiesa ad ovest dopo una parziale rovina. La chiesa è stata infatti spesso vittima di cedimenti causati dal burrone della collina. La cornice dell’ingresso alla chiesa è di recente costruzione. L’interno ha perso la sua volta a botte di cui rimangono solo gli attacchi ed è attualmente coperto da pannelli.
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La chiesa ha origini antichissime essendo menzionata già in un documento del IX. La sua attuale redazione è comunque più tarda, probabilmente del XII secolo, così come gli affreschi di cui la chiesa era interamente coperta e dei quali non restano che pochi lacerti, per giunta di difficile lettura.
La chiesa ha funzionato come parrocchia fino all’epoca della Rivoluzione Francese.
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UN’ESCURSIONE POETICA A FABREZANultima modifica: 2021-09-04T04:44:01+02:00da raffaello115
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