IN UN MUSEO DI GERONA (CATALOGNA) DUE PEZZI UNICI

GERONA è una bellissima cittadina catalana, ricca di arte, di storia, di monumenti…
Tra i pezzi che si conservano nel suo Museo della Cattedrale, vorrei segnalarne due che, oltre che per la loro antichità, mi sono parsi notevoli per la loro unicità:

Uno è il cosiddetto Beatus di Girona: un manoscritto illuminato composto da 284 fogli e scritto in caratteri visigoti su due colonne. Fu realizzato attorno al 986 nello scriptorium di San Salvador de Tábara
Come tutti i Beata è un commento sull’Apocalisse. Contiene ben 115 miniature, molte delle quali occupano l’intera pagina.
Lo stile dimostra un’abilità e una finezza decorativa davvero insolita per un manoscritto di questo periodo. È un capolavoro dell’arte mozarabico della fine del decimo secolo.
Arte e fede confluiscono in questo splendido manoscritto Beato di Girona andando a generare un qualcosa di davvero unico. Lo studioso Joaquim Yarza, esperto del romànico e pre-romanico spagnolo vi ha rilevato che “si tratta dell’opera con maggior influenza musulmana, ma dove comunque si moltiplicano i simboli di origine carolingia. Infine, la ricchezza extra-apocalittica figurativa implica la conoscenza di un certo numero di testi poco usuali, così come poco usuali sono le immagini che ad essi coincidono.”

BEATUS beatusg beatusgi

L’altro pezzo unico del museo è il cosiddetto “Tapiz de la Creaciòn”, anche se si tratta tecnicamente di un ricamo, realizzato su un tessuto di lana fine color vermglio, realizzato con un ago lungo e con la tecnica “acu pictae”, cioè dipinto all’ago. Si tratta di un grande lavoro (358 x 450 cm) le cui misure originali dovevano essere di 480’x 540 cm circa.
Dall’originale si conserva la parte superiore, composta da tre cicli iconografici:

il ciclo della Genesi, presieduto dal Pantocreator
il ciclo degli elementi cosmici
il ciclo narrativo della leggenda della Vera Croce di Sant’Elena..

Il personaggio centrale dell’arazzo è Gesù insolitamente raffigurato come un uomo  giovane e imberbe, circondato da otto scene radiali. Intorno ci sono otto scene radiali accompagnate da iscrizioni della Genesi dai giorni della creazione del mondo alla creazione di Eve.
I modelli delle immagini provengono alcuni manoscritti ben noti quali il cosiddetto Genesi di Vienna conservato alla Österreichische Nationalbibliothek.
Sopra il Pantocreatore sono raffigurati primi giorni della Genesi, quando l’uomo non era ancora stato creato: lo spirito di Dio sotto forma di una colomba che vola sopra il l’acqua e, ai suoi lati, gli angeli della luce e dell’oscurità con una torcia, il firmamento e la separazione del cielo e delle acque. Della parte inferiore sono rimaste le scene della creazione del mondo animale e vegetale e, ai suoi lati, Adamo e gli animali che saltano ai suoi piedi; l’altra scena è la creazione di Eva dalla costola di Adamo addormentato e davanti a loro l’albero della conoscenza del bene e del male.

Tapís_de_la_Creació tapis26

Il Museo della Cattedrale di Gerona contiene naturalmente molti altri pezzi, alcuni dei quali di gran pregio: ma questi due, rispettivamente del X e XI secolo costituiscono nel loro genere un unicum.

IN UN MUSEO DI GERONA (CATALOGNA) DUE PEZZI UNICIultima modifica: 2020-05-19T05:20:48+02:00da raffaello115
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