Realtà e misticismo nell’opera di Godfrey Miller (1893-1964

E’ sempre con un po’ di ansia che mi aggiro per i musei d’arte australiani.
Sì, perché lo so che in questi musei vi si trovano opere d’arte Europea, e ci vado preparato. So anche che troverò artisti locali, soprattutto artisti aborigeni, ma anche artisti moderni più convenzionali, nel senso di più europei. Ma anche in quest’ultima categoria di artisti si fanno a volte incontri casuali che lasciano a bocca aperta. E così, da buon fiorentino avevo dapprima ammirato il ritratto di Cosimo I del Bronzino e un’anta di un trittico di Bartolomeo di Giovanni. Avevo trovato persino la grazia arcaica del senese Sano di Pietro e naturalmente il barocco di Rubens e di Van Dyck, ma poi mi ritrovai davanti questo “Nude and the moon” dell’artista neozelandese Godfrey Millerm che in realtà è una serie di dipinti, la più importante di Miller, dedicata ai nudi e alla luna, un tema che ha tenuto occupato l’artista neozelandese per quasi un decennio dalla metà degli anni ‘ 1950 fino alla sua morte. Un tema in cui Miller è stato allineato con la tradizione occidentale di nudi reclinate (Matisse, Modigliani, tra l’altro),

Nella versione “nudo e la luna” che si conserva alla New South Wales Art Gallery Miller arriva a forme astrattive molto personalizzate eliminando qualsiasi punto focale: un lavoro nel quale Miller sembra quasi arrivare alla fine della sua ricerca sia della realtà che della spiritualità,

Una specie di realtà essenziale e sincretica della sua arte con la quale esprime un profondo senso di misticismo.

miller.nudeandthe moon

Realtà e misticismo nell’opera di Godfrey Miller (1893-1964ultima modifica: 2020-04-18T22:48:41+02:00da raffaello115
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