L’ULTIMO DELL’ANNO DI VENTI ANNI FA…

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Si avvicinava la fine dell’anno e tutti parevano come impazziti per cercare un posto dove trascorrerla. Il fatto era che non si trattava di una fine dell’anno qualsiasi, si era nel 1999 e quello che ci si apprestava a trascorrere sarebbe stato l’ultimo San Silvestro del secondo millennio.
All’epoca lavoravo di notte e i giorni festivi li trascorrevo quasi tutti nella portineria di un albergo in pieno centro a Firenze e anche in quell’occasione ero rassegnato a lavorare. Poi però mi avvidi che quella festività cadeva casualmente durante i miei giorni liberi, così quando a una settimana da quell’evento epocale un amico mi chiese se avevo dei programmi gli dissi di no, che non ne avevo.
“Potresti venire con me e con i miei amici del CAI a passare due giorni in Garfagnana. So che ti piace il trekking e quello è un vero paradiso per chi ama il trekking.”

Più che il trekking a me piacciono le passeggiate in montagna e di certo non mi sarei mai immaginato di ritrovarmi in uno sperduto agglomerato della Garfagnana del quale non avevo mai sentito parlare, ospite di un amico di terza sponda, insieme a una dozzina di trekkers professionali, tutti ben equipaggiati e per di più fanatici del trekking estremo.

Il centro abitato in questione era Calomini (da pronunciarsi con l’accento tonico sulla O). Calomini è quasi disabitato: intorno al suo eremo solo poche case per un totale di 33 abitanti che di colpo in una sera ebbero un incremento di oltre il 30% grazie all’arrivo di una dozzina di persone…
Credo che non avrei potuto festeggiare l’arrivo del 2000 in maniera migliore: niente follie, niente sbronze, la prima sera a letto presto, la seconda sera, trattandosi del 31 di dicembre si oltrepassò di poco la mezzanotte. Tutti quei ragazzi volevano andare a letto presto per potersi alzare in forma la mattina e fare trekking. Furono due giornate per me splendidamente massacranti: la seconda sera riuscivo a malapena a salire le scale per andare a dormire nella mia camera, ma avevo visto dei paesaggi di una bellezza incomparabile: e poi quelle montagne: il “Naso dell’Omo Morto”, la “Pania”, e soprattutto il “Sasso Forato”quello che si vede nella foto. Entrambe le sere quando andai a letto facevo fatica a prendere sonno: avevo la mente e il cuore pieni di quegl’incomparabili paesaggi che rendono la Garfagnana un luogo davvero unico al mondo…

L’ULTIMO DELL’ANNO DI VENTI ANNI FA…ultima modifica: 2020-12-30T07:02:09+01:00da raffaello115
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