Pochissimi edifici al mondo mi hanno impressionato tanto quanto la Moschea di Cordova.
La sua costruzione iniziò nel 784 sui resti della precedente Basilica Visigota di San Vicente, e fu poi ampliato nel corso deidue secoli successivi per poi essere trasformato in cattedrale cristiana nel 1236. Fu poi parzialmente modificato nel XVI secolo.
La moschea di Còrdoba è indubbiamente una dei più importanti esempi di architettura moresca medievale in Europa. La caratteristica più notevole di tutto l’edificio è probabilmente la sua grande aula ad arcate con 856 colonne di diaspro, onice, marmo, granito e porfido, il tutto riutilizzando materiale di spoglio di un tempio romano che aveva occupato il sito in precedenza.
I musulmani come è noto rifiutano qualsiasi rappresentazione scultorea o pittorica delle persone o di Dio nei loro contesti religiosi, ecco perché tutta la decorazione della cattedrale è realizzata per mezzo di attraverso piastrelle, decorazioni calligrafiche e forme geometriche eseguite sulla base di rigorosi calcoli matematici che conferiscono armonia all’intera struttura.
