Bamberg, Rothenburg ob der Tauber, Wuerzburg, Regensburg, Nuernberg…Certo, ci sono altre città e cittadine in Baviera, molto più note e magari anche più belle di Dinkelsbühl… Eppure a Dinkelsbühl ho trovato lo stesso preciso sapore bavarese di Wuerzburg, anzi, con un un qualcosa in più: l’assenza di turisti. Dinkelsbühl è una cittadina di dodicimila abitanti circa totalmente ignorata dal turismo.
Eppure non è priva di monumenti, primo fra tutti l’antica Cattedrale di San Giorgio, del cui periodo romanico non resta che il portale, tutto il resto fu costruito in stile tardo-gotico tra il 144 e il 1449 seguendo un progetto di Nikolaus Eselers. Con l’eccezione dell’altare neogotico di fine ottocento, tutto il resto è un perfetto esempio di tardo-gotico tedesco, a cominciare dal bellissimo reliquiario del 1490, l’altare di S. Sebastiano del 1520 circa, l’altare della Trinità del 1500, la Pietà sull’altare del ciborio del 1490 il fonte battesimale del XV sec.) e le tavole dei dieci comandamenti (1520 circa).
Particolare l’ornamento della vetrata del coro a sud, detta la “finestra della Breze”, ossia della ciambella salata, offerta dalla corporazione dei panettieri e bottai.
A Dinkelsbühl non vi trascorsi che poche ore, poche ore durante il mio ritorno a Stuttgart proveniente da Rothenburg. Eppure non ne dimenticherò mai il fascino, le mura, le torri, le case a graticcio, la birra, la banda musicale del paese, l’antico granaio, il mercato del vino…