UN TOUR IN PONCE
Ponce, una cittadina di appena 150mila abitanti, nemmeno nemmeno antichissima se si pensa che fu stata fondata il 17 settembre 1692 con il permesso reale di re Carlo II, riconoscendo di fatto un piccolo insediamento precedentemente formatosi intorno a una cappella.
Questo centro abitato si è sviluppato soprattutto durante il XIX secolo con la costruzione di edifici architettonici in un nuovo stile, molto simile al neoclassico e che in seguito è stato chiamato “Ponce creolo”.
Sono stati gli architetti come Francisco Valls, Manuel Victor Domenech, Eduardo Salich e molti altri ad adottare una sintesi di stili modernisti e neoclassici con influenze catalane per dare alla città un’eleganza che non ho riscontrato in altri luoghi.
E non è un caso che proprio a Ponce ci sia un museo dedicato all’architettura portoricana nella residenza Wiechers-Villaronga.
Ricordo ancora il mio stupore quando giunsi alla piazza principale, La Piazza della Delizia, un nome assolutamente adatto per la sua bellezza e armonia, con la Cattedrale semplice ma monumentale, con la fontana dei leoni, con l’antico edificio dei vigili del fuoco, l’ufficio del sindaco e la residenza Armstrong-Poventud. Tutti edifici del XIX secolo. E appena fuori città quell’incredibile palazzo conosciuto come il castello di Serrallés, e accanto a questo la Cruceta del Vijìa… Ci sarebbero poi i vari musei, tra i quali il Museo d’arte: un museo d’inaspettata ricchezza e varietà che non ci si aspetterebbe mai in quest’angolo dei Caraibi. Ma resto dell’idea che la cosa più bella di Ponce sia passeggiare per le sue strade, tra i palazzi in stile Ponce-criollo, cercando di gustarne appieno la bellezza e l’eleganza.
