GOSLER

Quella vacanza l’avevo programmata con cura: cinque giorni a Bruges (pensando di fare anche una breve escursione a Gand). Poi, per il resto del mese sarei andato ad Hamburg, ospite dei miei amici Michael e Silvia. Lì avrei avuto il tempo di rivedermi con calma Hamburg (la città non è un granché, ma la Kunsthalle è uno straordinario museo di arte moderna) i suoi dintorni come Altona e Blankenese, e magari tornare anche a Bremen e Luebeck… Pensavo anche di andare a Berlino a visitare il mio amico José…

Quando arrivai all’aereoporto di Pisa ebbi la sgraditissima sorpresa di trovarmi il volo per Charleroi cancellato a causa della chiusura per neve dell’aeroporto. Al momento ero disperato: Bruges era da anni la città dei miei sogni e desideravo davvero vederla. Ebbi però un’idea: c’era un volo per Frankfurt che mi avrebbe comunque relativamente avvicinato a Hamburg, E così presi l’aereo per Frankfurt, di lì presi poi il treno per Brauschweig dove avrei trascorso quei cinque giorni che dovevo passare a Bruges. Braunschweig è una piccola città non priva di interesse, ma soprattutto era vicina a Hildesheim, un altro dei luoghi che volevo visitare. Mi avvidi poi che poco distante da Braunschweig c’era un’altra cittadina che valeva la pena visitare: Gosler, e quella fu per me davvero una grande sorpresa. Gosler mi piacque talmente tanto che la visitai due volte.

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Un piccola cittadina, con meno di centomila abitanti, come molti dei centri abitati tedeschi. Strade strette, case a graticcio dall’inconfondibile sapore tedesco… Gosler mi parve davvero un luogo incantevole. Per certi versi mi ricordava Rothemburg ob der Tauber. Altra cosa incredibile mi parve la grande quantità di edifici religiosi: ben 47 tra chiese, basiliche, cappelle, conventi e monasteri, sono davvero tanti in un centro abitato di quelle dimensioni. Oltretutto i suoi edifici erano praticamente intatti. Gosler è una delle poche città che non fu toccata dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale. Una vera meraviglia.
Come in tante altre città tedesche, la piazza principale è la Piazza del Mercato (Marktplatz). Vi si affacciano, i più begli edifici, compresa la chiesa evangelica dedicata ai SS.Cosma e Damiano, e il Municipio.

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E’ una bellissima e semplice costruzione medievale i cui portici si aprono sulla piazza del mercato. Il municipio fu poi più volte ampliato e ritoccato: il suo aspetto è determinato dai lavori eseguiti nel XVI  secolo quando Gosler, beneficiò del boom del settore minerario. Al suo interno c’è la splendida Sala degli Omaggi allestita tra il 1505 e il 1520 come sala riunioni del consiglio. È un gioiello unico dell’arte tardo gotica: le sue pareti, il soffitto e persino le nicchie delle finestre sono completamente rivestite con pannelli dipinti, e ogni dipinto è un’opera d’arte di alta qualità.
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Sempre sulla Marktplatz si affaccia anche la chiesa dei SS. Cosma e Damiano, detta anche la chiesa del mercato: menzionata per la prima volta nel 1151, fu costruita  con pianta a basilica. Nel XIV e XV secolo il coro fu ampliato e fu aggiunta un’ulteriore navata su entrambi i lati. Splendidi i suoi altissimi campanili che costituiscono un vero punto di riferimento in città. L’interno è luminosissimo, come lo sono soltanto gl’interni delle chiese gotiche tedesche e conserva ancora ben nove vetrate medievali del primo XIII secolo, l’antica biblioteca, il fonte battesimale in bronzo del 1573, e l’altare barocco ligneo del 1659.Goslar harzbarok
Ritornai poi una seconda volta a Goslar, per visitare il Palazzo imperiale e la Siemenshaus, la casa ancestrale della famiglia di industrali, i Siemens. Una casa del 1693. Goslar è stata per me davvero una piacevole sorpresa.
Certo, mi rimase il rimpianto di non aver visitato Bruges. A Bruges comunque ci sono poi stato una dozzina di anni dopo. Ma di quel viaggio ne parlerò in altra occasione.
GOSLERultima modifica: 2020-02-26T19:00:36+01:00da raffaello115
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