Nonostante sia uno dei siti archeologici mesoamericani più conosciuti, molto resta ancora da scoprire sulla città di Teotihuacan.
Nella cosiddetta Cittadella, che nella realtà era uno dei centri cerimoniali più importanti della città, si è trovato, mezzo nascosto da una piattaforma alta con scalini ripidi, il tempio di Quetzalcoatl con le sue bellissime decorazioni che non hanno uguali nel resto della città. Le rampe accanto alle scale sono decorate da sculture che riproducono la testa del dio Quetzalcoatl, mentre al centro ci sono rappresentazioni del serpente piumato e il dio Tláloc, una figura divina molto importante nella città di Teotihuacan. Altre decorazioni consistono in rilievi che rappresentano il serpente piumato e conchiglie marine.
Nel 2010, gli archeologi hanno scoperto un antico tunnel (probabilmente chiuso verso il 200 D.C.) che si estende per 12 metri sotto il tempio di Quetzalcoatl e conduce ad una serie di tunnel, Gli archeologi hanno esplorato il tunnel e due camere, trovando migliaia e migliaia di oggetti di diverse dimensioni Tra loro un gruppo di quattro statue, di cui sembra che tre siano di figure femminili, fatto insolito per questa civiltà, e centinaia di sfere di argilla, di colore giallo.
Secondo gli studi più accreditati, la città dovrebbe essere stata fondata intorno al 100 a. C., con i principali monumenti che si continuarono a costruire fino al 250 D.C. Teotihuacan rimase abitata fino al VII secolo u VIII D. C anche se, per cause tuttora ignore, i suoi principali monumenti erano stati abbandonati e bruciati già dal 550 D.C.
Tra le sue imponenti rovine spiccano le piramidi, in particolare quelle che si conoscono come Piramide della luna e Piramide del sole,. anche se è molto probabile che i nativi le chiamavano diversamente. Quasi sicuramente avevano funzioni religiose. Alcuni corpi che si sono trovati ci parlano della funzione anche sacrificale che avevano queste strutture..
Le piramidi e altre strutture architettoniche sono arricchite da decorazioni di pietra e dipinti parietali che rappresentano un complesso mondo mitologico formato da giaguari, serpenti piumati, uccelli e conchiglie. Tutto ciò suggerisce che queste persone non fossero indigene bensì provenienti da terre lontane, o che avessero comunque contatti con la costa.
Si trattava senza dubbio di una civiltà culturalmente molto avanzata che trasmise poi le proprie conoscenze ai toltechi e agli aztechi.
E’ un peccato che non esista una documentazione scritta che ci permetta di conoscere la storia di Teotihuacan. Quello che sappiamo lo abbiamo imparato decifrando i glifi che adornano i loro edifici, e il cui significato a volte ci sfugge. Molto poco si sa anche della sua lingua che avrebbe dovuto differire poco da quello dei Mexicas.
Grande era sicuramente la loro conoscenza astronomica: ce lo dice l’allineamento del cammino dei morti con le piramidi che seguono la linea del tramonto delle Pleiadi.
Anche il loro pantheon religioso era molto complesso. Frate Bernardino, cronista dell’epoca Proto-Ispanica, sostiene che gli aztechi credevano che le anime dei guerrieri diventassero farfalle e uccelli andando a popolare una specie di paradiso solare pieno di fiori e luce, ed è probabile in Teotihuacan pensassero la stessa cosa.
Come appassionato di arte, di archeologia e di storia, vorrei che un giorno si riuscisse a chiarire qualcosa di più su questa città, delle sue origini, della sua gente, della sua lingua… eppure io che ho avuto la fortuna di visitare quei luoghi un quarto di secolo fa, posso assicurare che la magia e il mistero che circonda queste rovine ci ripaga ampiamente di questa mancanza di conoscenza che si ha.
Tra le tante foto che sono state scattate in questo posto, io scelgo questa fatta dal mio amico colombiano Edwin Ciro che l’ha visitata di recente e che ha sostenuto che è uno dei luoghi archeologici più belli che abbia mai visto.
Non mi resta che concordare con te, mio buon amico. E ovviamente. Grazie per avermi permesso di pubblicare la tua foto.